HOP ALONG
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Any Other / New Adventures in Lo-Fi
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Location
SAMO – Torino / C.so Tortona, 52.
Foto / Video
Ro Dika / Mir Tillo Blu
Musica
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HOP ALONG
(USA, Saddle Creek)
Negli Stati Uniti hanno aperto i concerti di artisti come The War On Drugs e Beyonce.
Noisey li dipinge come la migliore band di Philadelphia e il loro recentissimo “Painted Shut” è stato inserito senza ripensamenti tra gli album del 2015 secondo Pitchfork e Rolling Stone.
Quello che è certo è che la voce potente e disperata di Frances Quinlan è una tra le più interessanti del panorama indie odierno e che la sensibilità a metà strada tra folk e punk della frontgirl ha permesso agli Hop Along di trovare casa nella storica Saddle Creek. Di loro se n’è accorto anche John Agnello, produttore di Dinosaur Jr., Hold Steady e Sonic Youth capace di esaltare la dolcezza e l’aggressività della band facendo resuscitare il fantasma del college-rock statunitense.
Tra riff garage-punk, melodie pop, urla, sussurri e tante chitarre, “Painted Shut” rappresenta un nuovo punto di riferimento per la generazione uscita dai Novanta e dall’emo.
La data londinese dell’imminente tour europeo è già sold out, gli Hop Along saranno per la prima volta in Italia a novembre per due show imperdibili a Milano e Torino.

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ANY OTHER
(ITA, Bello Records)
E adesso cosa faccio, smetto di suonare? Questo si dev’essere chiesta un po’ spaesata la ventunenne Adele Nigro un anno fa, provando a mettere insieme il puzzle di un passato prossimo appena imploso con le Lovecats e un futuro tutto da scrivere. E invece, come nelle storie che vanno a finire bene, Adele non smette di suonare, alza la posta in gioco e comincia a trovarsi delle date da sola, portandosi in giro la chitarra acustica e alcuni pezzi nuovi che le giravano in testa. Nasce così il progetto Any Other: parte dal rimettersi in gioco, dal piazzare al centro le proprie canzoni ritrovandosi un anno dopo con un disco in uscita, “Silently. Quietly. Going Away”. Dieci brani che raccontano chi è Adele, cosa le succede, cosa le piace e cosa no, Cosa ascolta e cosa sa fare con una chitarra in mano.
Un disco che suona come la versione al femminile dei Built To Spill e che non ha nulla da invidiare a fenomeni oltreoceano come Waxahatchee e Courtney Barnett.
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NEW ADVENTURES IN LO-FI
(ITA, Stop Records)
Se cresci sulle coste romagnole e ti piacciono i dischi di punk triste è probabile che tu metta in piedi una band che suona disperata e velocissima. Se cresci in Piemonte le cose cambiano un po’, il cielo è perlopiù grigio, tieni il cappotto fino a marzo inoltrato, preferisci il versante Death Cab For Cutie. I New Adventures in Lo-Fi sono una delle gemme della Torino malinconica con una serie di EP alle spalle e un album formato lungo appena uscito quest’anno. “So Far” è un disco pieno di pioggia e fiori, di piccoli drammi e piccole speranze e piccole vite, ed è facile sentirselo vicino, a qualunque latitudine la vostra piccola vita stia scorrendo.
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