29 Aprile 2019 Enrico

Album del mese: Action Dead Mouse – Il contrario di annegare

C’è una cosa degli Action Dead Mouse che mi ha molto colpito: non hanno una pagina Instagram (Facebook sì però, li cliccate qui)
C’è un’altra cosa che mi colpisce: gli Action Dead Mouse sono in giro da un po’. Una decina d’anni. Anni in cui hanno fatto quello che volevano: plettrate vigorose sulle corde di una Telecaster, sopra loop di plettrate vagamente meno vigorose sulle corde di una Telecaster, sopra loop di plettrate vagamente meno vigorose sulle corde di una Telecaster e così via. Dieci anni o giù di lì. Anni in cui la musica italiana è cambiata del tutto o del niente, ma loro sempre lì, nell’angolino del post-qualcosa. A dimostrazione che i trend sono affari da meteore, e che quando il post-qualcosa diventa tendenza allora è post-qualcos’altro e non dura per davvero.

Se la longevità è assodata, l’accessibilità non è mai stata il loro forte, questo va detto. Bisognerebbe anche aggiungere che di urlatori, nel panorama underground italiano, ce ne sono tanti, fin troppi. Ma le urla degli Action Dead Mouse sono chirurgiche, al posto giusto. Mai troppe, mai troppo poche, da sempre. Personalmente, non ho un gran rapporto con gli urlatori sguaiati. Li stimo, li invidio. Vorrei poter riuscirci. Vorrei riuscire a urlare come loro per urlare anche meno, solo quando serve. Urla puntuali. Ecco, le urla degli Action Dead Mouse di questo “Il contrario di annegare” sono, essenzialmente, puntuali. Di quelle che mi viene quasi voglia di farle ascoltarle a mia mamma dicendole “Mamma ascolta, vero che non danno fastidio? Non trovi che sia la cosa più giusta da fare? Non ti viene voglia di urlare un po’ anche tu?”. Nei 28 minuti di “Il contrario di annegare” c’è questo e tanto altro: ci sono quei riff che fanno godere anche il fan democristiano dei Cloud Nothings come me (l’attacco di “Rimini” è di quelli che quando stai guidando alzi il volume della Panda fino a 14 perché sì), ci sono i suoni quelli veri, nichilisti, depurati da ogni fronzolo posticcio (clap clap anche a Enrico Baraldi, uomo di riprese e mix) in un caos di alta digeribilità, come quel latte senza lattosio che ti chiedi come sia possibile che sia così buono con i cereali la sera quando non hai voglia di cucinare eppure lo è ed è pure più digeribile. Sarà la componente matematica, quella roba per cui queste canzoni sembrano come quelle equazioni di quarta superiore che ti parevano davvero difficili da completare eppure quando ti venivano le guardavi con orgoglio e pensavi “cazzo, guarda che belle, lineari, tutto al posto giusto”.

E poi ci sono i testi, quelli che comunque devi andare su Bandcamp e cliccare sul tasto lyrics perché mica si capisce tutto, perché come diceva qualcuno le parole sono importanti e forse proprio per questo te le devi un po’ sudare.

“parlami di cose che non fanno male. Piove, c’è il sole, piove, c’è il sole”.
 “Che divertimento c’è a prendersela con i muri, che se non li provochi, di norma, ti lasciano stare?”
“Credevo di averti sentita parlare ma era solo un’ambulanza dall’altro lato della strada.”
“Scavo un altro buco e ti scrivo cosa c’è in fondo. Male che vada, arrivo in Cina.”

Che se Calcutta ce l’ha fatta con il suo “Mi ero addormentato di te” allora con gli Action Dead Mouse siamo in odore di premio Nobel per la letteratura. Certo c’è da addentrarsi nella foresta pluviale dei tempi dispari, qui. Però che cazzo, è qualcosa che andrebbe fatto, almeno da chi da anni non fa che ripetere quanto fosse bello quell’album là dei Fine Before You Came, e che speriamo che ora non sia finito ad ascoltare Massimo Pericolo ebbasta. Glielo dobbiamo. Perché qui c’è musica che se ne frega della cornice e va dritta al punto, in quel modo personale che ha fatto scuola da un punto di vista stilistico e che, ancora di più, esemplifica alla perfezione quell’attitudine indipendente che per chi scrive è sempre un faro nella notte.

“Il contrario di annegare” è un bellissimo disco. Lo so io, lo sa chi lo ho ascoltato più di una volta, cercando di afferrare l’essenza di una delle poche band in Italia che lavora per sottrazione in studio e poi suona in addizione dal vivo, in un equilibrio sudatissimo, atipico anche se di genere, nevrotico e nobile allo stesso tempo. Un calmante per chi sente la necessità di un TGV che impatta compostamente nello stomaco, senza uscire dai binari.

 

 

Action Dead Mouse – Il contrario di Annegare è uscito il 5 aprile 2019  per To Lose La Track – È un brutto posto dove vivere – Floppy Dischi – Ideal Crash.

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